Avere un ottimo metodo di studio universitario corrisponde alla possibilità di affrontare al meglio la carriera universitaria, ottenendo buoni risultati e cercando di rimanere nei tempi giusti, per evitare di andare fuoricorso. Oltre alla metodologia corretta però occorre anche studiare in modo concentrato, altrimenti il modo scelto non garantirà risultati adeguati. Di seguito una guida completa per conoscere i metodi di studio più comuni e più utili, ma anche consigli per dedicarsi al meglio allo studio.
Quale è un buon metodo di studio?
Un buon metodo di studio universitario è di fondamentale importanza per riuscire a superare in modo brillante la propria carriera di laurea e per cercare di conseguire il titolo con voti eccellenti. È anche vero che una corretta metodologia non solo dovrà avere lo scopo di far ottenere allo studente un voto elevato, ma dovrà anche riuscire a permettere di studiare in modo veloce, per sostenere il numero degli esami da fare rimanendo al passo con i tempi, senza quindi andare fuoricorso.
Va quindi sottolineato che il metodo da trovare dovrà garantire la soddisfazione sia del requisito di rapidità, sia di quello relativo al rendimento. Ciò vuol dire che si dovrà trovare una metodologia adeguata per studiare diverse pagine al giorno e smaltire nel minor tempo possibile i voluminosi manuali universitari, rimanendo però sempre all’interno della scadenza prefissata come data di esame. Entro tale data poi ovviamente si dovranno ricordare tutte le nozioni necessarie, senza rischiare che ciò che si è appreso nei giorni precedenti sia stato dimenticato.
Inutile ovviamente studiare tantissime ore, se alla fine del giorno non si riesce a ricordare ciò che si è studiato o se all’esame si prende il voto minimo. Ecco perché si deve usare a un ottimo metodo, per avere successo nel campo universitario.
Questa premessa era indispensabile per capire quanto sia importante il metodo di studio, per ottenere buoni voti, ma anche per trovarsi poi bene nel mondo del lavoro, perché si riusciranno a ricordare le nozioni fondamentali acquisite durante la carriera universitaria.
Oltre a queste informazioni, si deve chiarire un altro concetto fondamentale, prima di elencare i vari metodi di studio più comuni e più efficaci per gli studenti universitari. L’elemento importantissimo riguarda la concentrazione: senza che sia presente questa, sarà impossibile studiare bene, anche perché non si farà altro che avere distrazioni, si interromperà lo studio dopo poco tempo e si finirà per renderlo “intermittente”, quindi non sarà continuativo e non sarà adatto a far ottenere buoni risultati. Proprio per questo, nel paragrafo successivo si indicheranno alcuni consigli importanti per concentrarsi e dopo tale approfondimento saranno poi elencati i metodi di studio.
Migliorare la concentrazione: ecco alcuni consigli utili per applicare nel modo corretto il metodo di studio
La concentrazione è importantissima per applicare il metodo di studio. Questo infatti potrà essere anche il migliore in assoluto, ma se non si è concentrati, sarà difficile sfruttarne gli effetti positivi. Per questo sarà meglio elencare alcuni consigli utili per rimanere concentrati quando si studia. Ecco di seguito i più importanti:
- evitare ogni fonte di distrazione
- cercare un luogo isolato o in cui è possibile concentrarsi
- lo studio va affrontato con serietà
Riguardo al primo punto, si tratta di un elemento molto importante, perché le fonti di distrazione quando si studia possono essere molteplici. Solo eliminandole, si potrà studiare bene e quindi il metodo di studio e la fatica potrà poi mostrare i suoi frutti. Per “distrazioni” si può intendere sia l’uso di strumenti tecnologiche e le loro suonerie, come lo smartphone, ma anche un vociare di altre persone, un rumore che proviene dall’ambiente esterno, la TV, una musica proveniente da qualche radio accesa in altre stanze o dai vicini. Insomma, se è possibile eliminare tutte queste fonti di distrazioni, finalmente si potrà studiare nel modo giusto e concentrati.
Il cellulare è una delle maggiori fonti di distrazione soprattutto per via delle notifiche che possono arrivare, nonché di quelle che provengono in particolare dagli account social. L’ideale sarebbe mettere il silenzioso e capovolgerlo, per non vedere più nemmeno la schermata, in modo che se si sta studiando e si dovesse illuminare, non ci saranno interruzioni. Ovviamente un’altra alternativa utile è propri spegnerlo e stessa cosa vale anche per suoni provenienti da altri apparecchi.
Anche gli animali domestici a volte possono essere fonte di distrazione e per questo sarebbe opportuno non averli accanto a sé quando si studia, a meno che si è abituati. Molte persone infatti riescono a studiare anche quando sono presenti suoni, voci, rumori di sottofondo, altre persone nella stanza, insomma riescono a studiare in ogni condizione, ma non tutti. Per una maggiore concentrazione sarebbe opportuno non distrarsi.
Altro consiglio utile è il fatto di trovare un luogo apposito dove studiare, se questo è possibile. Se non si ha un ambiente in casa dove potersi concentrare, ci sono anche delle biblioteche dove poter andare, alcune presenti proprio nell’ambiente universitario. Il luogo ovviamente dovrà essere silenzioso, così da sfruttare al meglio la propria concentrazione. Ora è il caso di elencare i vari metodi di studio che si possono sfruttare.
Metodi di studio consigliati per affrontare un esame universitario
Il primo aspetto da sottolineare quando si parla di metodi di studio consigliati è il fatto che questi possono variare da persona a persona. Non esiste infatti “il” metodo migliore che sarà lo stesso per tutti, ma esiste un metodo più adatto a quella determinata persona, il quale sarà magari diverso per un altro studente. Quelli più comuni e quelli che però permettono di ottenere risultati migliori sono i seguenti:
- leggere e ripetere
- riassunti scritti
- mappe concettuali
Il primo è quello più importante, che in realtà sarà applicato anche alle altre due tipologie: sia se si ha un riassunto davanti a sé, sia se si ha un paragrafo, diverse pagine, un libro intero, delle dispense, si dovrà suddividere il materiale da smaltire e pezzetto per pezzetto, si dovrà leggere e poi ripetere. Questo significa che basterà iniziare proprio da un paragrafo e se è troppo lungo, meglio leggerne solo una parte e fermarsi a un punto stabilito. Dopo aver fatto una prima lettura e aver capito quali sono le nozioni fondamentali che si sono lette, si dovrà provare a ripeterle possibilmente ad alta voce, iniziando a formulare un proprio discorso.
A tal fine può essere di fondamentale importanza, dopo una prima lettura, cercare di sottolineare le informazioni che si reputano più importanti, magari con una matita o con colori diversi, se questo può aiutare a memorizzare. Attenzione: studiare bene non corrisponde a imparare a memoria, ma vuol dire rielaborare i dati che si sono letti e quindi riformularli con le proprie parole, non con le stesse del libro.
In più, se quando si legge si pensa ad altro, sarà totalmente inutile ripetere: vi sarà infatti bisogno di una lettura che va fatta in modo concentrato e quando si legge una parola, si dovrà pensare al significato che essa esprime. In questo modo, rimarranno più impresse nella mente le info più importanti.
Quando si prova a ripetere quel determinato paragrafo, durante la prima riformulazione si potrà anche provare a sbirciare sul libro, se non si ricorda qualche dettaglio importante, ma occorrerà poi ripetere nuovamente da capo quella parte, fino a quando non vi sarà più bisogno di guardare da appunti, manuali o comunque dalla fonte principale. Questo metodo deve essere applicato a tutte le parti da studiare e l’ideale sarebbe provare prima a leggere e ripetere un paragrafo, poi la stessa cosa con un altro, poi magari fermarsi per ripetere da capo entrambi, soprattutto se sono molto importanti. Il risultato deve essere quello di sapere le nozioni principali e saperle riformulare in un discorso sensato, ben collegato, sicuro.
Per quanto riguarda il secondo punto poi anche questo comprenderà il fatto di leggere e ripetere, cosa che però avverrà dopo aver scritto dei riassunti. Le fasi di questo metodo di studio sono queste:
- si fa una prima lettura e si identificano, sottolineano le nozioni principali di un paragrafo o di una pagina
- si trascrivono tali informazioni su un quaderno o computer, ma già rielaborate, quindi già riassunte e trasformate con le proprie parole, senza copiarle dal libro
- procedere in questo modo fino a quando il riassunto dell’intero manuale non è terminato
- ora vi è la fase dello studio vero e proprio: si devono leggere i riassunti e ripetere, fino a quando non si conoscono al meglio tutte le informazioni e fino a quando non si è in grado di fare un discorso completo
Come si è visto, anche in questo secondo punto si deve poi leggere e ripetere. Il terzo punto è abbastanza simile al secondo, solo che le mappe concettuali consistono nell’elaborazione di schemi utili per ricordare i concetti chiave. Tali concetti andranno poi elaborati, cioè si dovrà partire da quelle poche informazioni scritte dei riquadri della mappa, per fare un discorso. Questi sono i metodi più utilizzati e quelli che permettono di studiare in modo abbastanza veloce, per smaltire i libri universitari. Come già accennato però, le metodologie possono essere varie e in più i consigli per applicare al meglio il metodo di studio scelto, non terminano con quelli indicati.
Altri metodi per studiare e memorizzare efficacemente
Ci sono anche altri consigli che possono essere messi in atto per studiare meglio e tra questi ci sono i seguenti:
- non accumulare il lavoro da fare all’ultimo
- non studiare troppe pagine tutte insieme
- fare le giuste pause
- studiare nel giusto momento, come mattina e pomeriggio
- dormire in modo regolare
- seguire un’alimentazione corretta
Iniziare a studiare all’ultimo, cioè in prossimità della data di esame è uno degli errori più gravi che si possono fare: l’ideale sarebbe suddividere il materiale da smaltire e cercare di studiare in modo regolare, in modo che non ci si ritrovi a dover faticare in modo eccessivo per memorizzare tutte le nozioni in poco tempo. In un buon metodo di studio poi si deve tenere conto del fatto di non leggere troppe pagine una dopo l’altra e ripeterle tutte insieme: serve tempo per memorizzare, quindi meglio fare pochi pezzi per volta, ma studiare bene.
Oltre a questo poi non si deve dimenticare di fare delle pause, perché studiare troppe ore di seguito andrà a diminuire la concentrazione e per questo c’è bisogno di fermarsi e di distrarsi, in modo da ricaricare le proprie energie. Proprio queste ultime potranno essere mantenute a un alto livello se si dorme in modo regolare e se si segue un’alimentazione corretta, tutti fattori che contribuiscono ad aumentare la concentrazione, a sentirsi riposati e per questo a far sì che si riesca a studiare bene. In più sarebbe opportuno dedicarsi allo studio nei momenti in cui la concentrazione è più alta, come la mattina o il pomeriggio.
La sera invece, quando si è più stanchi, si rischia di studiare senza concentrarsi abbastanza. Ovviamente poi ci sono anche persone che hanno a disposizione solo le ore serali per dedicarsi ai libri, o magari altre che preferiscono proprio la sera per memorizzare i concetti. Come ci possono essere vari metodi di studio, ci sono anche tante preferenze diverse che variano da persona a persona. L’ideale però per studiare bene, come accennato, è concentrarsi il più possibile.
Scritto da: Giada Fiordaliso