Il B2B è una sigla che serve per abbreviare l’espressione inglese “Business-to-business”, che spesso viene confrontata con il cosiddetto “B2C”, ovvero il “Business-to-consumer”. Di seguito una descrizione completa riguardo le caratteristiche del B2B, oggi molto diffuso, e anche una lista di differenze con il B2C, per capire al meglio il discorso. Seguono inoltre alcuni esempi, per capire quando si ha il Business-to-business.
B2B: Che cos’è, Significato e la definizione completa
La sigla “B2B” indica l’espressione “Business-to-business” e si usa per indicare un ramo del marketing di fondamentale importanza. L’acronimo fa riferimento a scambi commerciali che si verificano tra un’azienda e un’altra e che alla fine permetteranno di raggiungere il consumatore.
Per far maggiore chiarezza, si possono citare tra questi scambi, diverse transazioni di tipo commerciale ed elettroniche oppure il rapporto tra azienda e fornitore. Il B2B indica quindi che le aziende si scambieranno prodotti e servizi, ma anche info con un’altra azienda o con più di una. Per chiarire ancora meglio il concetto, sarà meglio indicare le principali situazioni in cui si può parlare di Business-to-business.
Come funziona: Le diverse situazioni in cui si può verificare il B2B
Le diverse situazioni in cui si può verificare il Business-to-business sono tre:
- l’azienda si rivolge ai fornitori per avere materie prime
- l’azienda sfrutta i servizi di un’altra per realizzare la propria attività
- l’azienda rivende beni e/o servizi che acquista da un’altra
Nel primo caso, l’azienda si procura le materie prime e per farlo, si rivolge ad altre società o aziende oppure alla propria filiera. Per fare un esempio più concreto, se un’impresa opera nel settore edile, ecco che dovrà procurarsi materiali come cemento, macchinari, ecc…
Il secondo punto invece indica il fatto che un’attività imprenditoriale debba rivolgersi ai servizi di altre aziende per riuscire poi a svolgere il proprio lavoro. Per esempio, è il caso di un’impresa che si occupa di produrre programmi informatici, ma che si rivolge ad altri professionisti per questioni fiscali o per altre questioni.
La terza situazione è quella più semplice da comprendere: la prima attività imprenditoriale acquista beni e/o servizi da un’altra e può rivenderli. Ulteriore elemento che però caratterizza il B2B e che si deve sottolineare è il fatto di provvedere alla promozione dei propri servizi e prodotti. Le caratteristiche del Business-to-business però non terminano qui.
B2B Marketing: Le altre caratteristiche di questo particolare elemento
Tra le altre caratteristiche del Business-to-business (B2B) vi è quella relativa alla tipologia di scambi commerciali che si possono svolgere nel campo in questione. Sebbene siano state citate le varie situazioni che si possono verificare, tuttavia per una maggiore comprensione si può parlare della classificazione di beni e prodotti relativa proprio al B2B. Tra le tipologie di elementi citati vi sono le seguenti:
- bene input
- bene strumentale
- bene facilitante
I primi sono le materie prime, ma anche tutti quei materiali e quegli elementi che servono per far partire il processo di produzione. Il secondo gruppo invece si riferisce a tutti quei macchinari utili per mandare avanti le operazioni produttive, ma anche per provvedere alla logistica. I beni facilitanti invece sono quelli che riguardano l’organizzazione della produzione, ma anche tutte quelle eventuali azioni che possono servire per riparare un determinato bene. Oltre a queste info, è bene sottolineare le differenze tra B2B e B2C, per capire meglio gli elementi caratterizzanti del primo.
Differenze tra B2B e B2C
Spesso il B2B viene confrontato con il B2C, il quale prevede tutti gli scambi commerciali tra azienda e consumatore, e non tra azienda e aziende, come invece prevede il Business-to-business.
Va chiarito però che il B2B può comprendere anche un pubblico composto non solo da aziende, ma anche da consumatori. Ulteriore differenza è che nel B2B le aziende non acquistano in modo diretto o basandosi sull’aspetto emotivo, come magari può fare un cliente. Per questo, nel B2B le tecniche di promozione di prodotti e servizi saranno totalmente diverse da quelle usate nel B2C.
Nel primo campo infatti, non si dovrà puntare tanto su tecniche persuasive, quanto sul fatto di colpire l’attenzione delle altre aziende, puntando sulla soddisfazione di esigenze ben precise. Oltre a questo, sempre nel B2B il tipo di target può subire spesso dei cambiamenti, perché non è detto che sia sempre rappresentato dagli stessi soggetti. Da aggiungere a tutto ciò poi una lista di esempi, che può essere utile per definire al meglio il concetto di Business-to-business.
Alcuni esempi di Business-to-business
Di seguito alcuni esempi di Business-to-business per una maggiore comprensione del concetto:
- transazioni commerciali elettroniche tra azienda produttrice di macchinari e un’impresa che opera nel campo alimentare o in qualsiasi altro ambito
- azienda di avvocati o altri gruppi di professionisti che acquistano materiali informatici, come computer, ma anche software
- e-commerce o qualsiasi altro tipo di impresa che ha bisogno di consulenza
Ovviamente questi appena citati rappresentano solo alcuni esempi, perché le imprese che possono realizzare scambi commerciali utili per aumentare le loro vendite sono diverse e possono essere di qualsiasi tipo. Come si è visto, il B2B rappresenta un importante elemento che rientra nel campo del marketing e che negli ultimi anni si è diffuso sempre di più.
Scritto da: Giada Fiordaliso